Prima edizione del Premio letterario Massimo Zanoccoli

Il concorso è rivolto agli studenti della classe finale delle Scuole Secondarie di Primo Grado delle province di Arezzo e Firenze.

FINALITÀ: l’iniziativa, intitolata alla memoria del Professor Massimo Zanoccoli, intellettuale e docente di lettere del nostro istituto, scomparso la scorsa estate, si pone l’obiettivo di stimolare studentesse e studenti ad apprezzare il mondo della scrittura, promuovere l’espressione scritta in forma libera e autentica, vivendola come un’opportunità per valorizzare la ricchezza interiore di ciascuno e la riflessione personale.

I ragazzi interessati, entro il 20 dicembre, dovranno produrre un elaborato a partire dal testo della Segre indicato nel bando.

L. Segre, “La fine della grande Germania”, in Scolpitelo nel vostro cuore
Quel giorno, il 1° maggio del 1945, mentre succedeva l’incredibile, passò accanto a me il comandante del campo. Non ho mai saputo il suo nome, non mi interessavo dei nomi delle persone. Per me lui era il Male, e basta. Il nazista si spogliava vicino a me, si era messo addirittura in mutande, perché faceva caldo. E io lo guardavo, incredula. Lo guardavo mentre gettava la divisa lontano e indossava i suoi vestiti civili, dopo essere stato un carnefice. Buttò via anche la pistola. La lanciò non distante da me, in terra. Per un momento ho provato una tentazione fortissima, come non mi sarebbe mai più capitato nella vita. Avrei voluto raccogliere quella pistola e sparargli. Potevo farlo. É stato un attimo, ma poi ho capito. Io non ero come lui. Non ero come il mio assassino. Io avevo sempre scelto la vita e per nessuna ragione al mondo avrei potuto toglierla a un essere umano, anche se così colpevole. Non ho raccolto quella pistola, per fortuna. L’etica della mia famiglia e l’amore che avevo ricevuto me l’hanno impedito. Sono molto contenta di non essermi vendicata, non ho mai parlato di odio e di vendetta nelle mie testimonianze. Non ne parlerò mai perché le mie parole sono dirette ai ragazzi e alle ragazze, ai miei nipoti ideali, a cui voglio portare la pace, l’amore, la libertà. Quell’uomo orribile aveva scelto per me la morte, ma io aveva scelto la vita. Sempre. Da quel momento sono stata, e sono rimasta, la donna libera e di pace che sono oggi.