Quasi 900 studenti e studentesse dell’I.I.S. Benedetto Varchi hanno affollato le sale di Cine8, la multisala del Valdarno, per guardare, insieme ai loro professori, il film della bravissima Paola Cortellesi “C’è ancora domani”. L’iniziativa, fortemente voluta dalla DS, prof.ssa Chiara Casucci, di concerto con gli studenti rappresentanti nel Consiglio d’Istituto, si articola in due giornate, giovedi 23 e martedì 28 novembre per permettere a tutti gli studenti delle tre sedi dell’istituto di partecipare.
Per riempire di valore educativo la giornata internazionale dedicata alla sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, la scuola inoltre organizza, sabato 25 novembre, una conferenza promossa dall’Associazione internazionale Semplicemente Donna, che vedrà la presenza della Sig.ra Grazia Biondi e della dott.ssa Diva Moriani.
Queste attività, coinvolgendo attivamente studentesse e studenti in riflessioni e dibattiti, si profilano sempre più necessarie alla luce dell’ennesimo episodio di cronaca che ha strappato alla vita una nuova, giovane vittima di femminicidio.
Prima della proiezione della pellicola, la studentessa Micol Corti (5 ASA) intervista alcuni compagni di scuola e raccoglie le loro aspettative:
- “Non ho mai visto questo film, mi aspetto un film emozionante perché il tema trattato è molto delicato e soprattutto ritengo sia fondamentale che noi giovani ne comprendiamo la gravità per poterlo affrontare ed elaborare soluzioni e strategie” – Andrea Lazzari 5 ASA
- “E’ una necessità comprendere cosa sia la violenza di genere anche alla luce degli ultimi eventi di cronaca” -Giorgia Grazzini 3 ASA
- “Ho delle aspettative molto alte su questo film, anche perché sabato 25 novembre sarà la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e spero che questa proiezione risulti efficace nella celebrazione questa giornata” – Arianna Salusti 5 ASP
- “Non ho mai visto il film ma credo che noi studenti, soprattutto noi maschi, potremmo cogliere alcuni insegnamenti e spero che ci potrà aiutare a immedesimarci nelle situazioni che molte donne purtroppo vivono ancora oggi.” -Samuele Ermini 5 ASP
- “Ho già visto il film e mi è piaciuto molto, ho apprezzato la delicatezza nell’affrontare l’argomento, all’interno del film la violenza non è mai enfatizzata ma solo immaginata e raccontata nel modo più leggero possibile” -Prof. Piero Sbardellati
- “Non ho visto il film, ma ritengo che possa aiutare a evidenziare quale era la considerazione della donna in passato e come viene vista la donna al giorno d’oggi” -Chiara Fabbri 3 ACL
- “Non ho visto il film, ma credo che permetterà ad ognuno di noi di comprendere la situazione che stiamo vivendo in questi giorni ed è importante che anche gli uomini che non abusano psicologicamente o fisicamente delle donne si sentano responsabili e partecipi” -Matilde Mugnaini 3ASC
Dalle parole di Matilde emerge l’urgenza di una consapevolezza diffusa, affinché anche gli uomini si schierino al fianco delle donne in questa che si profila di fatto come una sfida culturale.
Al termine del film, i commenti sono sentiti e profondi:
- il film mette in luce la quotidianità delle donne vittime di violenza e anche l’omertà da parte di coloro che riconoscono il pericolo ma non agiscono:
“Questo film mi è piaciuto molto e mi ha colpito come la protagonista, moglie di un uomo violento in una società patriarcale, sia costretta tutti i giorni a subire quotidianamente soprusi fisici e psicologici nel silenzio di tutta la società che la circonda. Un altro aspetto che mi ha colpito è come è stata messa in risalto la difficoltà nel chiedere aiuto, dovuta anche alla consapevolezza che a volte è difficile ricevere un appoggio per uscire da queste situazioni tragiche.” -Sofia Guazzini 5 ASA
- l’impostazione del film facilita la sua comprensione a tutte le fasce di età ed il finale rappresenta uno dei momenti più significativi della storia del diritto:
“Mi ha colpito molto l’impostazione di un argomento così delicato, poiché è stato rappresentarlo in un modo moderno, anche adatto a tutte le fasce di età”; “A me è piaciuto molto il finale, è bello vedere come le donne abbiano trovato il coraggio di andare a votare e far valere le proprie opinioni” -Sofia Filippi e Bianca Frasconi 4 ASC
- aiuta a comprendere meglio perché è fondamentale l’uguaglianza di genere:
“Mi è piaciuta come è stata strutturata bene la storia perché può aiutare alcuni uomini a immedesimarsi nelle vittime della violenza di genere” -Aurelio Muzzi 5 ASA
Il film, girato in bianco e nero, dipinge con acutezza, ironia e delicatezza, la società patriarcale degli anni postbellici. Ma quanto sia ancora attuale il problema è definito nei numeri: ogni tre giorni una donna viene uccisa in modo violento da un uomo che dice di amarla. Nei rapporti affettivi malati e violenti bisogna andare ancora a fondo e la scuola, la famiglia, le istituzioni hanno l’urgenza di contribuire alla prevenzione di qualsiasi forma di violenza sulle donne oltre che al diffondersi di una cultura di rispetto dei valori umani e sociali.
0